Racconto di Morituri
1. Risveglio
L’immagine di Ian Anderson,
talmente accurata da sembrare reale, fu puntualmente proiettata nella stanza da
letto di Daryll Grime alle sei e trenta del mattino.
Come ogni giorno, Ian si
sedette sul bordo del letto, portò il flauto alle labbra e intonò l’intro
di “Living in the past”. L’immagine
aveva una consistenza sufficiente da creare un piccolo avvallamento sul
materasso di plastifibra, laddove si era seduta.
In realtà Daryll era già
sveglio da un pezzo.
Fissava il soffitto.
Gli capitava spesso, negli ultimi mesi, di
dormire piuttosto male e di svegliarsi ben prima dell'orario consigliato dalla
“Direttiva S4: opportune ore di riposo”. Questo fatto lo metteva piuttosto a
disagio, nonostante la sua fosse, oltre ogni ragionevole dubbio, una vita
perfettamente felice.
"Si fotta la Direttiva
S4" mormorò.
Al suono della sua voce Ian smise di suonare e
lo guardò. Sembrava quasi disapprovare quel che aveva appena sentito. Non
erano, in effetti, né un linguaggio né un tono che Daryll usasse d’abitudine,
ne erano consoni a tutte le altre persone felici e produttive che componevano
la società migliore di tutti i tempi.
Daryll si sollevò dal letto
(sicuramente sono esistite mummie che si muovevano con minor flemma) e si
diresse in bagno: passo strascicato e sguardo vacuo. L’immagine di Ian lo seguì
come un cagnolino obbediente attaccando con la solita tirata mattutina.
"Buongiorno a te, Daryll
Grime". In nome e per conto della Confederazione degli Stati Riunificati (
di seguito indicata come CSR), ti auguro un' attiva e proficua giornata
..."
" ...nella società
migliore di sempre". "Si, si, si , puoi anche chiuderlo qui il solito
discorsetto... soffiatubi del cazzo!" finì per lui Daryll: oggi era
decisamente di malumore.
Ma Ian aveva tutt'altro che
concluso:
" La CSR ti ricorda che
solo una persona felice è utile alla società e solo una società formata da
persone felici può aspirare ad essere la migliore di sempre". Se per caso
non ti senti perfettamente felice, la CSR ti consiglia di programmare un
colloquio con il tuo Motivatore più vicino; Egli certamente troverà la
soluzione più adatta a te. "La CSR ... "
Daryll non lo ascoltava più,
mentre faceva colazione ... e pensava.
Tanto per cominciare pensava
che scegliere "Ian Anderson e il Greatest Hits dei jethro tull" come
associazione preimpostata dell’olosveglia fosse stata una pessima idea; cosa
cui avrebbe posto rimedio la sera seguente, appena tornato dall’ufficio (in
realtà sapeva che poi non lo avrebbe fatto). Sopratutto pensava di essere
effettivamente felice, lo era quasi irrimediabilmente. Pensava di esserlo stato
ogni singolo giorno della propria esistenza. Era nato felice ed era stato
cresciuto, nutrito ed educato per continuare ad esserlo fino ala fine dei suoi
giorni. Allora perché ultimamente si
sentiva come... insomma, si sentiva maledettamente ... beh, non sapeva proprio
definire la sensazione. L’unica parola che gli veniva in mente era "Negativo".
Forse era per quanto successo in ufficio sei mesi prima...
"No, quello non c'entra
niente..." pensò " Fleming semplicemente non stava bene. Non era
sufficientemente felice, ecco. E' andato a finire come tanti altri ... si è
solo suicidato".
Una vocina, acuta e
fastidiosa dentro di lui, rispose a questo ultimo pensiero:
"E i dati in rosso sul
suo computer, allora? Non erano felici neanche loro?"
"Stronzate! Sarà stato
un guasto ... una disfunzione. Del resto Femming ha fatto il suo dovere: Ha
avvisato i Controllori e loro hanno resettato il sistema"
"Certo, senza lasciar
tracce ... i Controllori sistemano sempre un sacco di cose ... Loro".
La vocina ridacchiò stridula.
"Sta zitta!
Stronza".
La voce tacque, per il
momento.
2. Il mattino ha l’oro in
bocca.
"No! Quasi me ne dimenticavo!"
Daryll espresse il
pensiero ad alta voce mentre tornava
precipitosamente sui suoi passi e varcava nuovamente l' uscio di casa. Ian si
era vaporizzato quando era uscito e sembrava non avere tanta voglia di
rimaterializzarsi.
Gettò la borsa per terra e si
diresse con un balzo verso lo stipetto delle siringhe ipodermiche, ne prese una
e s'iniettò la dose quotidiana di nicotenoidi concentrati.
" Maledizione - pensò -
forse sono già fuori tempo massimo!"
Da quando, sette anni prima,
l' uso dei nicotenoidi era divenuto obbligatorio per legge, non assumerli entro
il tempo stabilito poteva comportare il trasferimento alle miniere
settentrionale per un periodo dai tre ai cinque anni (come esaustivamente
spiegato dalla Direttiva CV 36 “norme sull’ordine e la salute pubblica”). Le
siringhe ipodermiche distribuite dal governo erano dotate di un doppio marker
chimico/colorimetrico che lasciava poco spazio alle incertezze e ad eventuali
imbrogli (cosa di cui ,peraltro, l'attuale popolazione umana pareva incapace).
Ciò che Daryll si era appena
iniettato era un complesso mix, costituito da oltre quattrocento molecole a
diverse concentrazioni. Erano tutti derivati sintetici degli oppiacei e delle
nicotine; il mix era stato appositamente
studiato in modo che i recettori cellulari di qualsiasi individuo fossero
massimamente reattivi a non meno del 20% delle molecole. La Direttiva CV 36
illustrava che, sebbene la dipendenza fosse "possibile", l'
assuefazione al composto era "molto poco probabile". Ovviamente, questi
erano piccoli rischi da correre a dispetto degli enormi benefici arrecati dalla
droga all'organismo: sopratutto al sistema immunitario, a quello nervoso e a
quello cardiocircolatorio (e implicitamente al mantenimento dello Status Quo).
Ciò che, in realtà, la
direttiva non confessava era che almeno il 7% della popolazione adulta non era
sensibile ad alcuna delle molecole del mix. In questi soggetti le molecole non
venivano eliminate, ma si accumulavano lentamente in una piccola zona alla base
del cervelletto. I più fortunati sviluppavano tumori a decorso fulminante. A
proposito degli altri circolavano voci (ma ovviamente erano solo voci) che
parlavano di pazzia delirante, schizofrenia e manie compulsive tendenti
all'autolesionismo.
Daryll controllò la striscia
che gli si andava colorando sul polso.
"Blu ... meno male,
probabilmente appena in tempo".
Raccolse la sua borsa e uscì
nuovamente in strada.
Era mattina presto, ma già la
folla si accalcava per le strade. La maggior parte delle persone si dirigeva verso
la stazione della metropolitana ad aria, ma lui preferiva camminare fino al
lavoro. Notò che gli Operatori Ecologici stavano ancora calando gli ultimi
cadaveri dai lampioni lungo le strade. L' immagine non lo turbò affatto:
conviveva con quel genere di cose fin da quando era piccolo.
Sua madre una volta, era
neanche un ragazzino all'epoca, gli aveva detto che quelle erano semplicemente
persone "non più tanto felici" che, per non essere un peso per la
società, decidevano di liberarci del loro fardello " per far spazio agli
altri". Meno di due anni dopo anche sua madre era entrata nel novero di
quelli "non tanto felici". Suo padre l' aveva seguita qualche tempo
dopo, ma, fortunatamente, la Confederazione degli Stati Riuniti non abbandonava
mai i suoi figli. Da allora in poi Daryll Grime era cresciuto in un istituto,
allevato a pane, Direttive e Propaganda, dimostrandosi in ogni occasione un
cittadino leale e un essere umano lieto di essere al mondo.
Tuttavia doveva ammettere
che, negli ultimi anni, il tasso di suicidi non consapevoli era aumentato a
dismisura. Ormai si osservavano quotidianamente interi viali dai cui lampioni i
cadaveri penzolavano come lanterne
cinesi; per non parlare di quelli che la facevano finita tra le mura
domestiche( Signori! qui si parla di intere famiglie sterminate). Eppure la gente, quella fantastica, comune
massa informe, continuava la propria vita nella più assoluta convinzione che
tutto fosse immutabile; quasi fossero le particelle di un unica, enorme
creatura che, a dispetto di tutto, godesse di ottima salute. Camminavano per
quelle strade, mai a passo svelto, chiacchierando con gli altri oppure a
telefono, organizzando mentalmente la loro giornata o le future vacanze, magari
semplicemente in silenzio. Ma tutti, sissignori proprio tutti, avevano stampato
sul volto un eterno sorriso a testimonianza del loro imperituro buonumore.
Mentre si avvicinava
all'edificio dove lavorava Daryll pensava a tutto questo e ad altro ancora (o
forse era l' antipatica e impicciona vocina interiore a farlo, in sottofondo,
al posto suo). Lentamente, senza che quasi se ne accorgesse, un sorriso via via
più deciso si profilava anche sul suo volto.
I Nicotenoidi iniziavano a
fare effetto.
Racconto di Morituri
Uno specchio neanche poi tanto futuristico o deformato della società, solo che la droga del nostro tempo è passiva ignoranza o stupidità indotta.
RispondiEliminaMa arriverà certamente un punto in cui “coloro che necessitano di persone produttive” dovranno escogitare modi più efficaci per celare maggiormente e con più abilità la tragedia del mondo che hanno creato. Magari, anche modi per indurre volontariamente le persone a non pensare o vedere il dolore altrui.
Grazie per l'analisi Fabio.
RispondiEliminaQuando scrissi il racconto, neanche troppo tempo fà, pensavo appunto alle manipolazioni cui siamo soggetti quotidianamente. Il mio protagonista segue il gregge perché così è stato educato a fare. Tuttavia si pone delle domande ( una vocina interiore puntualmente zittita dagli psicofarmaci). Ecco, così anche noi, quando proviamo a scavare sotto la superficie delle cose, veniamo disturbati, distratti da chi ha tutto l'interesse che lo status Quo rimanga inalterato
Grazie ancora per la pubblicazione
Morituri