Quando Mirko scaricò CherubCatch™,
pensava fosse solo una delle solite app virali, tipo GhostRadar o SpiritSnap.
L’aveva vista in un annuncio lampeggiante su un sito di cucina vegana: “Scopri
gli angeli intorno a te – GRATIS per 24 ore!”. Cliccò, ovviamente.
L’interfaccia era piuttosto sobria, azzurra e bianca, con un radar che pulsava come un cuore. Al primo avvio, il cellulare emise un fruscio simile a quello delle ali. Poi vibrò.
— Angelo rilevato: 13 metri a nord-est.
Mirko seguì il radar, costeggiando i bidoni della differenziata nel vicolo dietro casa. C’era una luce tenue sotto un lampione spento, come nebbia fluorescente. Lì, sospeso a mezz’aria, c’era un essere con sei ali piumate e occhi a spirale. Sorrideva con una bocca troppo larga.
Poi l’app vibrò ancora.
— Premi per catturare.
Senza pensare, Mirko toccò lo schermo.
Un suono metallico, tipo una trappola per topi. L’angelo si contorse, la sua forma implose in un quadrato fluorescente che fluttuò nell’aria e poi schlurp, fu risucchiato nello smartphone.
Sullo schermo apparve un messaggio:
+1 Cherub catturato.
Classe: Ophanim disfunzionale.
Utilizzo: bonus sonno profondo + sogni iper-lucidi.
Da quel momento, Mirko non riuscì più a dormire senza aprire l’app e “liberare” brevemente il cherubino, che svolazzava nella stanza emettendo cantilene a rovescio. Ogni volta che lo rimetteva dentro, il cellulare diventava caldissimo, come se stesse digerendo qualcosa.
Ma il problema nacque al decimo angelo.
“Sovraccarico eterico. Scaricare o fondersi.”
— Fondersi? — pensò Mirko, toccando “Dettagli”.
Lo schermo mostrò un diagramma del suo stesso corpo, con parti evidenziate in bianco: il cuore, gli occhi, la lingua.
— Stiamo entrando.
La voce proveniva dal cellulare spento.
Le ali spuntarono da sotto la pelle.
Da quel giorno, Mirko non è più stato visto. Ma se scarichi CherubCatch™ e cammini abbastanza vicino a un centro commerciale abbandonato fuori Milano, il radar vibra sempre nello stesso punto.
Lì si aggira una creatura a metà tra un ragazzo e una cattedrale, con notifiche che gli escono dagli occhi.
L’interfaccia era piuttosto sobria, azzurra e bianca, con un radar che pulsava come un cuore. Al primo avvio, il cellulare emise un fruscio simile a quello delle ali. Poi vibrò.
— Angelo rilevato: 13 metri a nord-est.
Mirko seguì il radar, costeggiando i bidoni della differenziata nel vicolo dietro casa. C’era una luce tenue sotto un lampione spento, come nebbia fluorescente. Lì, sospeso a mezz’aria, c’era un essere con sei ali piumate e occhi a spirale. Sorrideva con una bocca troppo larga.
Poi l’app vibrò ancora.
— Premi per catturare.
Senza pensare, Mirko toccò lo schermo.
Un suono metallico, tipo una trappola per topi. L’angelo si contorse, la sua forma implose in un quadrato fluorescente che fluttuò nell’aria e poi schlurp, fu risucchiato nello smartphone.
Sullo schermo apparve un messaggio:
+1 Cherub catturato.
Classe: Ophanim disfunzionale.
Utilizzo: bonus sonno profondo + sogni iper-lucidi.
Da quel momento, Mirko non riuscì più a dormire senza aprire l’app e “liberare” brevemente il cherubino, che svolazzava nella stanza emettendo cantilene a rovescio. Ogni volta che lo rimetteva dentro, il cellulare diventava caldissimo, come se stesse digerendo qualcosa.
Ma il problema nacque al decimo angelo.
“Sovraccarico eterico. Scaricare o fondersi.”
— Fondersi? — pensò Mirko, toccando “Dettagli”.
Lo schermo mostrò un diagramma del suo stesso corpo, con parti evidenziate in bianco: il cuore, gli occhi, la lingua.
— Stiamo entrando.
La voce proveniva dal cellulare spento.
Le ali spuntarono da sotto la pelle.
Da quel giorno, Mirko non è più stato visto. Ma se scarichi CherubCatch™ e cammini abbastanza vicino a un centro commerciale abbandonato fuori Milano, il radar vibra sempre nello stesso punto.
Lì si aggira una creatura a metà tra un ragazzo e una cattedrale, con notifiche che gli escono dagli occhi.
Non cancellare l’app.
Dice la descrizione.
Loro lo saprebbero.
testo generato artificialmente
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