PREDATOR
(personale rielaborazione fotografica)
(personale rielaborazione fotografica)
X e il suo cazzutissimo
gruppo hyped up se
ne vanno a spasso per la giungla -caos d’informazioni- e pensano di avere tutto a disposizione per
vincere. Pensano di avere un gran potere: armi, muscoli, coraggio ed
esperienza.
Già!...
Pensano di
essere veloci, di poter comunicare in modo chiaro e immediato fra di loro nel
caso di qualsiasi reale o immaginaria
minaccia.
Dopotutto,
qualcuno sembra avere reso facile le cose e dato loro tutto ciò che serve. Lungo
il percorso non mancano, infatti, agi e attrezzature di ogni sorta o indicazioni che sembrano utili.
A
disturbarli, a un certo punto, forse trovano solo un po’ di sangue e urla lontane, ma è un problema
trascurabile; basta non prestarci troppa l’attenzione.
Miniera di coltan. Congo
Qualcuno di più grande e importante sembra aver già spianato la strada davanti a
loro, infatti, e neanche hanno bisogno di alcuno sforzo per farsi largo fra la
fitta vegetazione.
Ma dove
stanno andando?!... Verso quale battaglia?!!
Ciò che
hanno da combattere già li osserva da tempo, forse, abile, avido, reso
all’occorrenza invisibile dal dio della giungla.
Questo
nemico è mille volte più furbo, veloce, preparato e armato di loro.
Conosce i
loro discorsi, interessi, paure e punti deboli.
Volesse
farli abboccare al suo amo o, per meglio dire, indurli a seguirlo in qualche strano
baratro o folle decisione, ci metterebbe davvero un attimo. Tuttavia,
preferisce giocarci. Vuole proprio divertirsi a tracciarli o vederli brancolare nella loro
ignoranza, nella convinzione di essere più liberi che in altri luoghi non
mediati dal dio della giungla.
Fino a
quando, per ragioni sceniche e di spettacolo, anche in questa versione del film il mostro si stufa e se li fotte tutti uno alla volta.
X però
rimane, rimane sempre in piedi e pronto
a flettere i bicipiti uno come lui, con la sua boria di salvatore
del mondo, e sembra farcela. Perlomeno, ha la convinzione di sopravvivere più
consapevolmente al potere di questa creatura.
il cocco-business-drillo
Anzi, a un
certo punto ha pure la presunzione di poterla combattere, di vincerla.
È il più robusto,
dopotutto, quello che alla fine ha la “fortuna” di vedere negli occhi il suo
nemico.
Ma riuscirà davvero a togliergli quel
prolungato e catastrofico ghigno robotico?
Anche il mio cine-rimesta-sinossimento, infatti, come nella
migliore tradizione dei film horror di serie B (e di nichilista conclamato, ovviamente), termina con un fottio di astronavi cariche dei vecchi, cari, sanguinosi predators in rotta verso le nostre menti.
Fabio Cavagliano (2018)
Tutte le immagini sono state prese dal web
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Pezzo eccezionale, poi sono ammiratore tuo e del cine-rimesta-sinossimento...come ti ho raccontato ho lavorato in una videoteca prima che venissero tutte spazzate via dal Dark Web & App gratis....l'arte delle sinossi in stile bizarro fiction può essere un ottimo contromovimento al rincoglionimento, come dimostri da par tuo nel pezzo sublime sopracitato...l'arte della sintesi aiuta le cellule grigie a sopravvivere, a capire alla svelta che cosa le sta manipolando...
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