domenica 11 novembre 2018

Lo spacciatore di sinossi

PREDATOR
(personale rielaborazione fotografica)

X e il suo cazzutissimo gruppo hyped up se ne vanno a spasso per la giungla -caos d’informazioni- e pensano di avere tutto a disposizione per vincere. Pensano di avere un gran potere: armi, muscoli, coraggio ed esperienza.
Già!...
Pensano di essere veloci, di poter comunicare in modo chiaro e immediato fra di loro nel caso di qualsiasi reale o immaginaria minaccia.
Dopotutto, qualcuno sembra avere reso facile le cose e dato loro tutto ciò che serve. Lungo il percorso non mancano, infatti, agi e attrezzature di ogni sorta o indicazioni che sembrano utili.


A disturbarli, a un certo punto, forse trovano solo un po’ di sangue e urla lontane, ma è un problema trascurabile; basta non prestarci troppa l’attenzione.


Miniera di coltan. Congo

Qualcuno di più grande e importante sembra aver già spianato la strada davanti a loro, infatti, e neanche hanno bisogno di alcuno sforzo per farsi largo fra la fitta vegetazione.
Ma dove stanno andando?!... Verso quale battaglia?!!


Ciò che hanno da combattere già li osserva da tempo, forse, abile, avido, reso all’occorrenza invisibile dal dio della giungla.
Questo nemico è mille volte più furbo, veloce, preparato e armato di loro.
Conosce i loro discorsi, interessi, paure e punti deboli.


Volesse farli abboccare al suo amo o, per meglio dire, indurli a seguirlo in qualche strano baratro o folle decisione, ci metterebbe davvero un attimo. Tuttavia, preferisce giocarci. Vuole proprio divertirsi a tracciarli o vederli brancolare nella loro ignoranza, nella convinzione di essere più liberi che in altri luoghi non mediati dal dio della giungla.
Fino a quando, per ragioni sceniche e di spettacolo, anche in questa versione del film il mostro si stufa e se li fotte tutti uno alla volta.

X però rimane, rimane sempre in piedi e pronto a flettere i bicipiti uno come lui, con la sua boria di salvatore del mondo, e sembra farcela. Perlomeno, ha la convinzione di sopravvivere più consapevolmente al potere di questa creatura.

il cocco-business-drillo

Anzi, a un certo punto ha pure la presunzione di poterla combattere, di vincerla.
 È il più robusto, dopotutto, quello che alla fine ha la “fortuna” di vedere negli occhi il suo nemico.
Ma riuscirà davvero a togliergli quel prolungato e catastrofico ghigno robotico?      




Anche il mio cine-rimesta-sinossimento, infatti, come nella migliore tradizione dei film horror di serie B (e di nichilista conclamato, ovviamente), termina con un fottio di astronavi cariche dei vecchi, cari, sanguinosi predators in rotta verso le nostre menti.





Fabio Cavagliano (2018) 

Tutte le immagini sono state prese dal web
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libri consigliati: "Elogio dell'idiozia" di Riccardo Dal Ferro

1 commento:

  1. Pezzo eccezionale, poi sono ammiratore tuo e del cine-rimesta-sinossimento...come ti ho raccontato ho lavorato in una videoteca prima che venissero tutte spazzate via dal Dark Web & App gratis....l'arte delle sinossi in stile bizarro fiction può essere un ottimo contromovimento al rincoglionimento, come dimostri da par tuo nel pezzo sublime sopracitato...l'arte della sintesi aiuta le cellule grigie a sopravvivere, a capire alla svelta che cosa le sta manipolando...

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