lunedì 12 agosto 2019

NDE



Near Death Experiences: NDE. Sono quelle situazioni in cui il corpo spirituale si separa temporaneamente da quello fisico per raggiungere una non meglio identificata dimensione conosciuta come “aldilà”, “cielo”, “purgatorio” o “inferno”.
Luoghi reali ma che, in parte, sono definiti o plasmati da particolari stati dell’essere.
Il fenomeno è stato preso in esame con abbondanza di dati statistici e rispettivo rigore scientifico intorno alla prima metà degli anni ’70, grazie alla pubblicazione del libro “life after life” di Raymond A. Moody Jr. Tuttavia, si può affermare che da sempre nella storia umana è conosciuto, descritto e numerose testimonianze sono rintracciabili anche in testi molto antichi.


Sulla sua veridicità non sembrano esserci più dubbi ormai, tanto sono ricorrenti i modelli, le immagini e l’iter emozionale che lo accompagna pressoché allo stesso modo in quasi tutte le culture del mondo. 
Fra l’altro, esistono anche numerosi casi di scienziati così avvezzi ai “meccanismi” della mente e del cervello da poter esprimere l’opinione più obiettiva possibile in merito (fra questi, vedi per esempio quelli del neurochirurgo Eben Alexander e del medico Umberto Scapagnigni che lo hanno sperimentato in prima persona e che, in qualche modo, sembrerebbero abbandonare ragionevolmente la tesi scettica di chi vede in tutto questo solo allucinazioni, rielaborazioni inconsce di ricordi prenatali, o stati onirici dovuti a particolari “bombe chimiche” scaturite dall’organismo in situazioni di crisi).
Fra i casi storici più recenti, invece, curioso e dettagliato nella descrizione dei luoghi e delle entità che abiterebbero questa dimensione, è quello di Emanuel Swedenborg , scienziato e mistico del diciottesimo secolo. Egli raccontò in una parte assai voluminosa dei suoi diari questa realtà a cui fu concesso di accedere con il proprio "corpo spirituale"; quella di un luogo formato da mondi incredibilmente vasti e concreti, ma non soggetti alle stesse leggi dello spazio e del tempo che governano il nostro, e abitati da trapassati e angeli.




Esseri che lui descrive come gli uomini e altrettanto dotati di un  proprio aspetto, individualità e percorso evolutivo.
Le NDE, quindi, sostanzialmente e anche secondo i suoi scritti -che presentano numerosi riscontri coi contenuti e i dati raccolti dalla casistica mondiale di varie epoche- ci mostrano che una volta raggiunti tali confini la nostra essenza animica mantiene, almeno durante le prime fasi di permanenza e ricapitolazione della propria condotta, una forma simile a quella avuta in vita, e che si ha a che fare con qualcosa di altrettanto concreto e tangibile, sebbene più splendente, traboccante di bellezza e armonia. Una dimensione in cui non è possibile nascondere la propria interiorità e in cui ogni anima viene raggruppata o sceglie spontaneamente di unirsi ad altre per “affinità”. Questo fino a quando è pronta a proseguire il suo cammino verso la comprensione e perfezione di Dio.



I video più interessanti che ho trovato sull’argomento:

La vita oltre la vita (documentario)
Scampato a un incidente aereo (testimonianza)
Incontro con Dio (testimonianza)
Dr. G. Rodonaia (testimonianza)
Umberto Scapagnini (testimonianza)
Dall'inferno alla vita (testimonianza)
Salvato dai terroristi (testimonianza)
Casi italiani (documentario)
C.G. Jung (intervista)
La visione di Akiane

L'inspiegabile (documentario)
Testimonianza

Letture consigliate:

La mappa del Paradiso
Attimi che nessuno dimentica
Nde
Esiste un posto bellissimo
Straordinarie esperienze




Filmografia essenziale:

"Il mondo aldilà dei sogni" (1998) di Vincent Ward
"Linea mortale" (1990) di Joel Schumacher
"Stati di allucinazione" (1980) di Ken Russel

Articoli correlati: Dal Big Bang a Dio


Fabio Cavagliano (2019) 

5 commenti:

  1. Ho letto l'articolo e ascoltato alcune tra queste esperienze che, devo dire, se da un lato trovo altamente rassicuranti e rinfocolano la speranza... dall'altro, invece, lasciano - o rinforzano - certi antichi interrogativi (per esempio: "Perché a queste persone sì, è successo, mentre ad altre no e, in simili situazioni, muoiono e basta?" - dove la risposta "La volontà di Dio è spesso incomprensibile", et similia, mi risulta sempre indigesta). In più, e senza nulla togliere a chi dice di aver vissuto queste esperienze (non voglio screditare le loro parole), mi parrebbe più sensata e verosimile la spiegazione per la quale detti fenomeni siano sogni/visioni/allucinazioni, o altro del genere, indotti dalle particolari condizioni in cui i soggetti sono venuti a trovarsi. Ecco, ognuno di noi può decidere di credere o di pensare quel che gli pare più accettabile, e forse possiamo trovare più risposte, e diverse, a seconda che diamo più spazio alla fede o più spazio alla razionalità... ma la certezza potremo averla, ancora una volta, quando, un giorno, varcheremo la soglia.

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  2. Si tratta sicuramente di una questione che può essere affrontata da diversi punti di vista. Sul fatto, però, che tutte le nde si possano spiegare come allucinazioni o sogni sono stati raccolti montagne di dati clinici e testimonianze che le dimostrano possibili anche con tracciati cerebrali incompatibili con questo tipo d’interpretazione; vale dire, stati d’inattività completi (neanche lontanamente vicini al sonno REM; che poi sarebbe quello in cui avvengono la maggior parte delle visioni oniriche). E sono spessissimo esperienze ben strutturate sul piano logico, lucidissime (anzi, molti le descrivono addirittura più vivide e reali del mondo stesso. Non qualcosa di frammentario, caotico, confuso o allucinato). A tal proposito, comunque, ci sono le scrupolose ricerche dello scienziato Jeffrey Long (ma puoi trovare altri ricercatori altrettanto preparati sul piano medico/scientifico, credo, per eventuali approfondimenti).
    In effetti, molte di queste persone, prima di venir “rispedite” nel loro corpo, raccontano che qualcuno li ha informati sul fatto che non era ancora il loro momento (è un po’ strano, sì, dato che a volte un incidente o catastrofe naturale può spazzar via in un secondo molti esseri umani… E, allora, dobbiamo quasi pensare per assurdo che tutti siano stati “pronti” o “idonei” contemporaneamente alla morte (“idonei” fa un po’ sorridere, lo so…).
    È un mistero (non traspare dall’enfasi con cui ho scritto l’articolo, okay!...), ma, forse,il suo scopo è proprio quello di corroborare di tanto in tanto la fede in questo destino pieno di meraviglie. Le rivelazioni private, comprese quelle dei mistici accreditati dalla Chiesa, di fatto, poi, non “intaccano” mai, per così dire, il nostro libero arbitrio. Lasciano sempre uno spazio alla fede, allo scetticismo e alla riflessione. Ben diverso, credo, sarebbe se tutti gli uomini avessero costantemente la certezza assoluta di essere scrutati nell’intimo e poi giudicati.

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  3. Sulle NDE ricordo un racconto che lessi anni fa di un autore russo (non ricordo il nome ed era su una di quelle antologie andate perdute nel corso degli anni) che aveva per protagonista il Lazzaro evangelico. Essendo costui effettivamente tornato dall'Al di là era cercato da chi voleva saperne di più in proposito. Il problema era che Lazzaro era assai poco loquace, quasi ciò che aveva visto dall'altra parte avesse reso ciò che stava di qua assai poco interessante. Se lo si guardava abbastanza a lungo, però, ciò che si intravedeva nei suoi occhi faceva cadere l'incauto curioso nel terrore o nella depressione più profonda. Alla fine, il Governatore romano, dopo averlo guardato abbastanza a lungo (ma non troppo) lasciava che Lazzaro se ne andasse nel deserto, forse a morire per la seconda volta, o forse no. Sulle c.d. NDE può dirsi che, a parte il fatto che una piccola percentuale non è molto rassicurante, ho notato che più o meno tutte sono riconducibili all'iconografia cristiana - e quindi chissà se ci sono testimonianze (per esempio) di indù, buddisti ecc. e come sono. Personalmente, comunque, e considerato che, clinicamente, lo stato di "morte" non è poi proprio di pacifica definizione (suona strano, lo so, ma non è così chiaro "quando" si muore esattamente), penso che tutto potrebbe essere spiegato come il processo di spegnimento del nostro organismo. Sappiamo che - per esempio - i neonati non vedono molto bene per i primi tempi: il loro cervello deve "accendersi" (in utero la vista non serve e non c'è niente da vedere) e che, simmetricamente, sempre la vista è uno dei primi sensi a "spegnersi" nei moribondi. Questo spiegherebbe perchè tutte queste esperienze si somigliano (un cervello ce lo abbiamo tutti, a prescindere da come lo usiamo) In presenza di una spiegazione semplice, da verificare e verificabile, penso sia azzardato andare a cercare spiegazioni più complesse e non verificabili (ancora lui, il buon caro vecchio Rasoio di Occam). E poi, si potrebbe rischiare di guardare troppo a lungo Lazzaro negli occhi .

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    1. Mi smonti sempre tutto con vulcaniana logica e raziocinio, per cui non ci proverò nemmeno un pochetto a levarti quel rasoio; però, viste le solide fondamenta del tuo sapere e questa specie di fede nel verificato e verificabile, mi viene in mente questa: (già usata anche in altri luoghi per tormentare gli scettici).
      (Non ricordo l'autore e dove l'ho letta, fra l'altro).
      "Cosa è veramente reale e concreto (o "soltanto così", aggiungo io)?! Scomponi la materia fino ai minimi termini e non trovi più nulla di concreto; soltanto energia, un mondo di potenzialità. E noi siamo fatti di quello".
      (okay!...: So che troverai il modo di affettare anche questa).
      Comunque, sì: c'è un ricercatore abbastanza “serio” e credibile, direi, ("Jeffrey Long" nel suo libro qui tradotto come “Esiste un posto bellissimo”) ha raccolto molti casi di persone appartenenti a fedi diverse ma accomunate dallo stesso tipo di esperienza o visione dell’aldilà. Mi pare ci siano anche casi di ciechi e bambini. Un sacco di racconti, comunque, si potrebbe lo stesso obiettare.
      Ciao & grazie per il passaggio

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    2. Be'... a me l'energia pare qualcosa di tremendamente concreto: basta infilare le dita nella presa della corrente per accorgersene. Battute a parte (ma quella elettromagnetica è appunto una delle quattro forme dell'energia): "visioni" di bambini ne ho lette, almeno una mi pare. Quanto a "Lazzaro" - errata corrige - sono andato a controllare: non si tratta del Governatore, ma di Augusto in persona. L'autore è Leonid Andreev. Ne parlo di là.

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