Detto tra noi, il Prof.Foini, noto entomologo dell’Università di Pisa, è completamente partito per la tangente della nevrosi. Mi ha convinto ad assisterlo in questo pazzesco esperimento; partecipare con tanto di registratore alla schiusa di un trilione di uova di un tipo di cicala chiamata “Magicicadas”, originaria degli Stati Uniti orientali. Le cicale “magiche” sono conosciute anche come “le cicale del numero primo”, in quanto le loro ninfe se ne stanno per anni e anni sottoterra a nutrirsi delle radici degli alberi. Emergono in superficie solo per accoppiarsi in cicli di 3,5,7,11,13,17 anni. Il motivo di tanta precisione matematica è, probabilmente, evitare i cicli riproduttivi a numero pari (e quindi prevedibili) a cui i loro predatori potrebbero adattarsi. Con la garanzia che la nidiata di ninfe si schiuderà da un trilione di uova in una sola sera, ma in momenti INASPETTATI, e le cicale sommergeranno letteralmente i loro predatori, che si rimpinzeranno a più non posso, senza danneggiare l’intera popolazione.
Ci sono 30 covate differenti, ognuna programmata in modo che la schiusa avvenga in un momento diverso e imprevisto. Il ciclo dell’anno 17, per esempio, avviene ogni 221 anni. Il Prof. mi ha convinto ad assistere alla dischiusa di un ciclo 17, appunto, seguito e atteso per generazioni dalla sua famiglia, da sempre appassionata al mistero delle Magicicadas. Ecco perché credo che il Prof. sia fuori come un balconcino.
Sostiene che queste cicale rinasceranno dal terreno “cantando” melodie e ritornelli percepibili all’orecchio umano! Lo desume dagli antichi miti dei Greci che raccontano di esseri umani, talmente innamorati del canto e della poesia, da ottenere dalle Muse di essere trasformati in cicale e di nutrirsi solo di gocce di rugiada. Benedetti dalle Muse, vennero mutati in insetti musicanti ed esonerati dai bisogni terreni, a patto di riferire da testimoni alle stesse Muse, chi sulla terra le veneri e a quali tra le Signore delle Arti tributi onore e devozione.
Il Prof.Foini dice che ha trovato in un antico frammento del biologo greco Artemidoro, una nota recante questa osservazione: “Le cicale del ciclo vitale 17, che avviene ogni 221 anni, intoneranno alle Muse melodie di riconoscimento per gli esseri viventi che le onorano…”.
Ed ora, eccoci in questo campo per esperimenti entomologici dell’Università di Pisa. Sono le 23,59. Siamo soli, nessuno fa caso a due folli intellettualoidi. Oh! La terra si sta smuovendo…le ninfe stanno cercando di risalire verso la luce artificiale dal terreno oscuro. Non è possibile…avverto nell’aria tiepida delle lievi melodie…sento delle parole!
IL COLPO D’ALA DEL SIGNOR CICALA
Il Signor Cicala s’asciugava l’ala Dopo esser nato Da uno stampo poi buttato Il Signor Cicala credo discendeva Da una stirpe d’uomo Che le Muse adorava. E canta e canta e và a dormire Dopo pranzo Anche se non si può fare. E vola via -fa poesia- Essere utile Gli sembra ripugnante. Il colpo d’ala del Signor Cicala Come non si sa Rinfrescava la città. Il Signor Cicala credo discendeva Da una stirpe d’uomo Che sul profitto ci cagava! E canta e canta e và a dormire Dopo pranzo Anche se non si può fare. E vola via -fa poesia- Essere utile gli sembra ripugnante.
MAGICICADAS!
RispondiEliminaDetto tra noi, il Prof.Foini, noto entomologo dell’Università di Pisa, è completamente partito per la tangente della nevrosi.
Mi ha convinto ad assisterlo in questo pazzesco esperimento; partecipare con tanto di registratore alla schiusa di un trilione di uova di un tipo di cicala chiamata “Magicicadas”, originaria degli Stati Uniti orientali.
Le cicale “magiche” sono conosciute anche come “le cicale del numero primo”, in quanto le loro ninfe se ne stanno per anni e anni sottoterra a nutrirsi delle radici degli alberi.
Emergono in superficie solo per accoppiarsi in cicli di 3,5,7,11,13,17 anni.
Il motivo di tanta precisione matematica è, probabilmente, evitare i cicli riproduttivi a numero pari (e quindi prevedibili) a cui i loro predatori potrebbero adattarsi.
Con la garanzia che la nidiata di ninfe si schiuderà da un trilione di uova in una sola sera, ma in momenti INASPETTATI, e le cicale sommergeranno letteralmente i loro predatori, che si rimpinzeranno a più non posso, senza danneggiare l’intera popolazione.
Ci sono 30 covate differenti, ognuna programmata in modo che la schiusa avvenga in un momento diverso e imprevisto.
Il ciclo dell’anno 17, per esempio, avviene ogni 221 anni.
Il Prof. mi ha convinto ad assistere alla dischiusa di un ciclo 17, appunto, seguito e atteso per generazioni dalla sua famiglia, da sempre appassionata al mistero delle Magicicadas.
Ecco perché credo che il Prof. sia fuori come un balconcino.
Sostiene che queste cicale rinasceranno dal terreno “cantando” melodie e ritornelli percepibili all’orecchio umano!
Lo desume dagli antichi miti dei Greci che raccontano di esseri umani, talmente innamorati del canto e della poesia, da ottenere dalle Muse di essere trasformati in cicale e di nutrirsi solo di gocce di rugiada.
Benedetti dalle Muse, vennero mutati in insetti musicanti ed esonerati dai bisogni terreni, a patto di riferire da testimoni alle stesse Muse, chi sulla terra le veneri e a quali tra le Signore delle Arti tributi onore e devozione.
Il Prof.Foini dice che ha trovato in un antico frammento del biologo greco Artemidoro, una nota recante questa osservazione:
“Le cicale del ciclo vitale 17, che avviene ogni 221 anni, intoneranno alle Muse melodie di riconoscimento per gli esseri viventi che le onorano…”.
Ed ora, eccoci in questo campo per esperimenti entomologici dell’Università di Pisa.
Sono le 23,59. Siamo soli, nessuno fa caso a due folli intellettualoidi.
Oh! La terra si sta smuovendo…le ninfe stanno cercando di risalire verso la luce artificiale dal terreno oscuro.
Non è possibile…avverto nell’aria tiepida delle lievi melodie…sento delle parole!
IL COLPO D’ALA DEL SIGNOR CICALA
Il Signor Cicala s’asciugava l’ala
Dopo esser nato
Da uno stampo poi buttato
Il Signor Cicala credo discendeva
Da una stirpe d’uomo
Che le Muse adorava.
E canta e canta e và a dormire
Dopo pranzo
Anche se non si può fare.
E vola via -fa poesia-
Essere utile
Gli sembra ripugnante.
Il colpo d’ala del Signor Cicala
Come non si sa
Rinfrescava la città.
Il Signor Cicala credo discendeva
Da una stirpe d’uomo
Che sul profitto ci cagava!
E canta e canta e và a dormire
Dopo pranzo
Anche se non si può fare.
E vola via -fa poesia-
Essere utile
gli sembra ripugnante.