domenica 25 ottobre 2015

Libri nella rete

A cura di Fabio Cavagliano


ANCORA UN' ALTRA CURVA E SONO DA LEI!

Se dovessi rimproverare qualcosa a questa buona e ben strutturata narrazione è la rapida corsa al finale. I personaggi sono forti, perché non dedicarli qualche aneddoto o capitoletto in più?
Ecco!... Avrei voluto passare più tempo in loro compagnia, tutto qui, prima di quel “pedalare” di gran lena per guadagnare autenticità, allontanarsi dalla bestia o quell’ aggressività che il quotidiano può costringerci a tirar fuori per sopravvivere.
La storia comunque è gradevole, una bella prova per quel vulcano d'idee che io chiamo "il Mosko" e che spero torni presto al romanzo. Valida soprattutto perché genuina e, a tratti, anche divertente nella sua semplicità; oltre, ovviamente, alla gustosa nota pulp che ha voluto dare a certe scene e dialoghi. L’ambientazione, oltretutto, la conosco perché residente a poca distanza da quei luoghi e non posso che confermare quanto sia stata descritta con amore ed efficaci dettagli; però, più di tutto, ho apprezzato il modo con cui viene mostrato il percorso interiore del protagonista. Un personaggio davvero tosto, di quelli che rimangono. 

(...E, fra le altre cose, dico anche che me la farei volentieri una bella bevuta nel suo Cockbar). 



Mauro Moscone
Ciao Fabio e grazie per l'equanime e lusinghiera recensione, nella quale mi rispecchio.
Mi ha fatto molto piacere il tuo accenno al fatto che la narrazione è un pò esangue, e andrebbe rimpolpata. Mi hanno sempre detto il contrario! Ahahahah!
Sono partito da 500 pagine e me l'hanno fatta sfoltire a sforbiciate e a seghe elettricate!
Ma come hai ben capito, avrei molto altro da dire e tanti altri personaggi e tanti altri aneddoti.
Sapevo che c'era una certa intesa tra me e te su questa storia, perchè anche nelle tue storie ho letto questo Bar (da noi in provincia è la chiesa laica) come centro da qui si dipanano molte storie.
Sono anche lieto che hai colto l'amore per la mia terra, che non diventa mai un tetro localismo ma cerca una certa spinta comunitaria nell'amicizia e non fa dell'isolamento un feticcio.
Comunque, licenzio questa versione per il web, sperando che un domani qualcuno me la voglia pubblicare in una versione più corposa.
Abbi gioia

1 commento:

  1. Grazie Fabione! Un lavoro supremo da par tuo! Che emozione il paesaggio della ciclabile sull'Adda impressa sulla mascherina della Strato!
    E' proprio vero che un immagine val più di mille parole...sei sempre un grande, non c'è nient'altro da dire.
    Cricchiolino! E dimenticavo di elogiare con sublime ditirambo il mosco sul petto del chitarrista con i fulmini che escono dalle zampe! Ma tu sei un genio! Aahhahahh! Me fai morire di gioia!

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